Nuovi dissalatori Sicilia: primi interventi urgenti per contrastare l’emergenza siccità
Come anticipato in questo articolo, la siccità che sta colpendo il sud Italia ha richiesto interventi urgenti, mobilitando la politica nazionale attraverso procedure d’urgenza.
Il 15 novembre 2024, la cabina di regia per l’emergenza idrica, presieduta dal vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha approvato un intervento di primaria importanza per la Sicilia. Si tratta di un piano urgente volto a contrastare la crisi idrica che colpisce la regione. Le prime aree individuate sono quelle di Porto Empedocle, Gela e Trapani, attraverso il ripristino e la rifunzionalizzazione di dissalatori preesistenti e in disuso.
Un piano urgente entro il 2025
L’intervento prevede il recupero di 600 litri al secondo, con una potenzialità massima di 1000 litri al secondo, mediante nuove infrastrutture idriche. Questo progetto mira non solo a soddisfare le necessità immediate della popolazione, ma anche a costruire una strategia di resilienza per il futuro.
L’attivazione dei nuovi impianti è prevista entro giugno 2025.
I dissalatori rappresentano una soluzione sempre più adottata per affrontare la scarsità d’acqua in aree particolarmente vulnerabili.
Un intervento da 100 milioni
Si è stabilito di delegare al commissario straordinario per l’emergenza idrica, Nicola Dell’Acqua, la responsabilità di velocizzare l’attuazione del piano, conferendogli poteri speciali per ridurre i tempi necessari alla realizzazione.
L’investimento complessivo ammonta a 100 milioni di euro, finanziato con 90 milioni dall’Accordo di Coesione e 10 milioni da fondi regionali, destinati sia alla costruzione di nuovi dissalatori sia alla riattivazione di quelli già esistenti.